23 dicembre 2010

Lettere dal fronte 4

Le atrocità della guerra dalla trincea del Pdl. Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 19 dicembre.

Cari genitori,

la notte che precede la battaglia decisiva sono di sentinella alla polveriera. Non è una bella nottata: molti ufficiali sanno che dopo la probabile sconfitta dovranno iniziare a cercarsi un lavoro vero. Qualcuno potrà persino essere processato per crimini compiuti prima dell'arruolamento. Come al solito, la baracca del comando è un viavai di attricette in tacchi alti e minigonna che entrano nella speranza di una carica in questo o quel comune e ne escono con la certezza di una poltrona in questo o in quell'assessorato pagando come unico dazio l'arrossamento delle rotule. Evidentemente non sanno che il giorno dopo le promesse appena ricevute rischiano di diventare aria fritta. Ma non possono saperlo perché non sono informate: in fondo a loro la politica non interessa. Ad ogni modo a me è stato ordinato di non vedere e sentire niente e nessuno, e io così faccio. Mentre nella baracca del comando non sento nessuno urlare “Dio mio, non ti fermare e quel posto è tuo!”, in lontananza vedo scivolare sulla neve una strana slitta guidata da un ometto che frusta quattro grosse renne. La slitta si avvicina rapidamente alla mia postazione; non mi sembra vero: Babbo Natale sta venendo a darci una mano per la battaglia di domani! Man mano che la slitta si avvicina noto che le renne in realtà sono quattro promotori della libertà in tenuta invernale e l'omino non è Babbo Natale ma il nostro duce in persona: Silvio Berlusconi! Mentre cerco di pensare a qualche frase intelligente da dirgli, con mio stupore mi rendo conto che Berlusconi non è diretto alla nostra trincea ma a quella nemica. Lo vedo scendere a braccia aperte e con un largo sorriso; e nessuno gli spara! Dopo qualche minuto sento urlare: “Ma per chi mi hai preso, sono incorruttibile, e poi questa cifra non mi basta per pagare il mutuo!” E poi una voce di donna: “Non sono mica una delle tue veline, non azzardarti a dare meno del triplo di quanto hai appena detto: il CEPU non campa d'aria!”. Poi altre frasi di questo tenore accompagnate da grandi risate e da bottiglie di champagne stappate a volontà. Il giorno dopo accade l'inverosimile. Mentre la battaglia infuria, il tenente Gasparri si alza sulla staccionata sventolando un libro e urlando ai nemici di leggere “L'oro di Mosca” di Cerqueti. Il nemico risponde con una pernacchia e con un “ 'a 'mbecille, se chiama Cervetti! Cerqueti commenta 'a Coppa Italia su Rai2!” Poi la vittoria. Risicata, ma pur sempre una vittoria. Il capitano La Russa festeggia masticando femori di deputati Idv, mentre Berlusconi, che ha seguito la battaglia dalla baracca del comando, si congratula personalmente con i nemici passati dalla sua parte solo poche ore prima. Poi il libretto degli assegni finisce e dà appuntamento agli altri della fila per il giorno seguente. Non so ora cosa accadrà ma è certo che, nonostante la vittoria, non sarà facile riprendersi dallo shock: non avevamo mai visto nelle mani del tenente Gasparri un libro che non fosse la guida tv.

Spero di potervi scrivere presto


il vostro figliolo

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18 dicembre 2010

La pagella di Rutelli

Dal Misfatto, inserto satirico de Il Fatto Quotidiano del 12 dicembre

Italiano: A prescindere dall'argomento, conclude ogni interrogazione lanciando strali contro la censura in tv, ma poi, da un giorno all'altro, smette improvvisamente di protestare e nessuno lo vede più muoversi dal suo banco nel quale resta immobile e composto come un cadavere. Contemporaneamente Barbara, la sua fidanzatina, sfoggia un diario nuovo di zecca ricoperto di diamanti. Che ci sia un collegamento tra i due fatti?

Storia: Secondo il suo punto di vista, Remo avrebbe fatto bene a rompere i suoi rapporti con Romolo perché Roma era troppo sbilanciata a sinistra mentre era necessario mantenere una collocazione più sobria e indirizzata verso il centro.

Lingua straniera: Imbarazzante. Si preoccupa più della forma che del contenuto: la pronuncia è buona, ma i contenuti disastrosi. Si è fatto avanti scrivendo e declamando alla radio un piccolo discorso per invogliare gli stranieri a visitare l'Italia. Almeno è quello che credeva lui. Il suo discorso è stato interpretato dai servizi segreti come un messaggio cifrato: i bombardieri americani sono stati richiamati provvidenzialmente pochi minuti prima di radere al suolo l'edificio scolastico.

Ed. Fisica: Agile nonostante lo sguardo inespressivo, viene picchiato regolarmente sia dai compagni di squadra sia dagli avversari, imprevisto che lo spinge a cambiare continuamente casacca anche durante la partita in corso nel tentativo di trovare una collocazione sicura che gli permetta di tornare a casa sano e salvo.

Religione: Anticlericale fino al midollo, cambia improvvisamente idea quando capisce che per fare strada conviene farsi il segno della croce in pubblico almeno dodici volte al giorno. Ho dovuto richiamarlo all'ordine quando ha iniziato a distribuire ostie in aula e a confessare i ripetenti delle altre sezioni senza il mio permesso.

Giudizio finale: E' un bambino così anonimo che ci si è accorti di lui solo nella seconda metà del secondo quadrimestre: fino ad allora i docenti lo avevano scambiato per una pianta grassa col grembiulino. Chiarito l'equivoco, gli insegnanti iniziano ad interrogarlo pentendosene quasi subito: era così noioso che nelle settimane successive hanno ripreso ad ignorarlo fingendo di scambiarlo di nuovo per una pianta grassa. Si consiglia un indirizzo di studi che gli permetta di conseguire il titolo professionale a lui più adatto: la pianta grassa.

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14 dicembre 2010

Le vignette su Maometto (prima parte)

Dal mio isolotto della tranquillità sul sito de Il Fatto Quotidiano

A Stoccolma un tizio ha pensato bene di trascorrere il sabato sera facendosi saltare in aria. Secondo alcuni era solo annoiato, secondo altri avrebbe agito come risposta alle famose vignette di Maometto di qualche anno fa dato che nel testamento avrebbe fatto esplicito riferimento al vignettista Lars Vilks. Rinfreschiamoci la memoria.

Flemming Rose, responsabile culturale dello Jyllands Posten chiede a 25 vignettisti di disegnare Maometto. Accettano in 12 e le vignette, mediocri e dalla scarsissima potenza retorica, vengono pubblicate il 30 settembre 2005.

Una settimana dopo, l’imam danese Ahmem Abu Laban si mette in viaggio verso i paesi arabi per sollecitarli ad inoltrare proteste ufficiali nei confronti della Danimarca*.

*Laben porta 11 ambasciatori davanti alla porta dell’ufficio del primo ministro Rasmussen che si rifiuta di riceverli. Rasmussen, è inutile far dire che sei in riunione se poi non togli il sonoro alla Playstation.

A dicembre La Lega Araba e la Conferenza Islamica lanciano un boicottaggio contro i prodotti della Danimarca e della Norvegia, mentre a Dubai un gruppo di donne manifesta per chiedere la fine di ogni rapporto con la Danimarca. Le autorità locali hanno assicurato che si è trattata di una manifestazione assolutamente spontanea: le donne erano così sensibili al problema che è stato sufficiente spezzargli solo poche dita. E neanche con bastoni troppo grossi.

In Siria e Libano partono rappresaglie violente nei confronti delle ambasciate danesi. Nel 2006 morirono circa 150 persone in tutto il mondo per gli scontri legati alle vignette. Interpellato sulla vicenda il Vaticano non entrò in merito alla questione: “Non ci occupiamo di religione”.

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13 dicembre 2010

Quelle strane occasioni

Da Out of the blue, l'unico sito italiano in cui il surreale incontra le motoseghe e i coriandoli.

Normalmente non mi eccitano i manichini con le tette piccole, ma il modello in cui mi imbatto quel martedì mattina mi lascia senza fiato. Non posso togliergli gli occhi di dosso, è un corpo così bello che sembra inanimato. Sono così preso dalla visione che riesco persino a non farmi distrarre dal frastuono della vecchietta vestita da Catwoman che sta scassinando con un flessibile la cassetta delle offerte ai piedi del manichino. Non so quanto tempo passi mentre fisso quelle forme inebetito come un fanatico dei puzzle immobile davanti al puzzle più improbabile del mondo: quello a forma di assicuratore timido. Perdo la cognizione del tempo. L'irruzione in chiesa di una pattuglia di catechiste in assetto antisommossa mi sveglia dal sogno e mi fa realizzare che non mi sono limitato a mettergli solo gli occhi addosso: sono nudo, avvinghiato alle sue cosce mentre blatero qualcosa in una lingua comprensibile solo nelle tundre russe del 4° secolo avanti Cristo. Un vecchio cerca di far intervenire il prete perché mi crede posseduto dal demonio o da un autore di musica country, ma il sacerdote non può nulla perché immobilizzato da una vecchietta vestita da Catwoman che lo sta rapinando in sagrestia. Le religiose riescono a staccarmi con una certa fatica dal manichino e solo alla sesta scarica elettrica cedo e stacco i denti dal capezzolo sinistro. In questo momento arriva lei. Carla. Nessuna donna mi ha mai picchiato così scientificamente con un manganello tonfa di polipropilene da 530 g. Anche lei non resta indifferente dal mio modo di incassare i colpi, specie quelli sulle unghie dei piedi. Amore a prima vista.

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11 dicembre 2010

Cuori solitari...di inverno


Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 5 dicembre


Ciao ha tutti, o deciso di scrivere alla rubrica Quori Solitari che cerco un'uomo vecchio coi soldi che mi fà sentire importante. Di lavoro faccio la politica perchè a squola non andavo troppo bene perciò i miei insenianti mi anno detto di fare la politica perchè se fai la politica non devi sapere le tabbelline e i nomi dei cincue re di Roma. Da piccola volevo fare quella che da grande distrugge la squola publica e poi va in televisione a dire che non è vero che distrugge la squola publica. So contare fino a quel numero buffo con la gambetta storta che gira giù. Mariastella.

Sono stanca di omuncoli senza palle tutto fumo e niente arrosto. Cerco un uomo che abbia il coraggio di rimettere in piedi il Patto d'Acciaio con la Germania e che non vada in Israele a fare la sceneggiata con le braghe calate solo per racimolare qualche voto in più. Sono bionda, fascista e non sopporto le sciacquette che hanno fatto più carriera di me. Anche perché il mio curriculum è meglio del loro: le mie tette sono finite su Playboy e non da Mengacci! Se vuoi contattarmi vieni in Via Camicia nera, angolo Olio di Ricino traversa Manganello e citofona al nome “Meglio fascista che frocio”.

Mi eccito con il frastuono dei muri che crollano, ma non mi interessano le costruzioni recenti: perdo ogni inibizione solo con quelli vecchi migliaia di anni. Per questo ho insistito per ottenere l'unica posizione che mi permettesse di soddisfare al meglio questo mio prurito: il ministero dei Beni Culturali. Se nella tua città ci sono mura longobarde, edifici medioevali o ruderi romani chiamami: in cambio ti farò assegnare un premio inesistente al Festival di Venezia. Pago tutto io, citofonare Sandro.


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8 dicembre 2010

Mi chiamo Palin. Sarah Palin.

Al mondo esistono personaggi eccezionali. Sono come quei programmi spazzatura tipo Macao: talmente brutti che DEVI vederli per capire a che livelli di bestialità possono arrivare gli autori. Sarah Palin è uno di quei programmi spazzatura. Dal mio boschetto della felicità sul sito de "Il Fatto Quotidiano".

Sarah Palin, l'ex candidata repubblicana alla vicepresidenza americana, nel suo show televisivo Sarah Palin’s Alaska, ha mandato in onda un filmato in cui lei stessa spara e uccide un caribù. Non capisco la meraviglia: per promuovere le attività locali del suo villaggio, tempo fa Sarah si era fatta intervistare scegliendo come sfondo la macellazione in diretta di un tacchino. Pare che la Palin stia già organizzando la crocifissione di un attivista di Greenpeace da utilizzare per le interviste natalizie. La Palin è cresciuta mangiando hamburger di alce che cacciava personalmente insieme al padre prima di andare a scuola: si alzava alle tre del mattino, farciva un paio di alci con pallini di piombo e poi andava al liceo. Dove durante la ricreazione sparava agli alci dalla finestra. Giocava nei Wasilla High School Warriors ed era il leader riconosciuto dei “Fellowship of Christian Athletes”. Prima di ogni gara li riuniva tutti per pregare insieme e i suoi compagni la seguivano con entusiasmo. Anche perché altrimenti lei non gli avrebbe dato l'antidoto. Tempo fa ha rivelato di essere stata sottoposta ad un esorcismo: ci sono voluti due giorni per farla uscire dal corpo di una renna. E' entrata all'università grazie ad una borsa di studio ottenuta vincendo il concorso di bellezza del suo villaggio. La sua reazione quando le hanno comunicato la notizia? “Una borsa di studio? Mio Dio, e ora con cosa la abbino?” Designata nel 2008 come vicepresidente da McCain solo come trovata pubblicitaria, la governatrice dell'Alaska si è distinta per una serie imbarazzante di dichiarazioni sconcertanti:

SE VUOI INORRIDIRE CON LE DICHIARAZIONI DELLA PALIN CLICCA QUI

2 dicembre 2010

Lettere dal fronte 3

Lettera dal fronte numero 3, dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 28 novembre.


Cari genitori,

ormai abbiamo la sensazione che manchi davvero poco alla sconfitta definitiva. La battaglia decisiva è prevista per il 14 dicembre, le truppe si stanno disponendo sul campo anche se ancora non è certo da che parte si schiererà il mercenario Casini: l'asta continua giorno e notte. L'umore in trincea era già nero, ma la situazione è precipitata quando Alessandra Mussolini, un soldato semplice apparso nel 1983 su Playboy e che vive come un generale grazie esclusivamente al cognome del nonno, ha fotografato il ministro Carfagna mentre parlottava con Bocchino, luogotenente di Fini, accusandola così di tradimento. Tra le due sono volate parole grosse ma sfortunatamente per noi non c'è stato alcuno scontro fisico nonostante la vasca per la lotta nel fango fosse già stata allestita in tutta fretta. Quando si è sparsa la voce che persino la Carfagna avrebbe pensato di disertare, il morale della truppa è crollato: se il ministro passasse davvero al nemico, continuare a masturbarsi sulle foto del suo curriculum politico costituirebbe un reato punibile con la corte marziale. Qualche noia arriva anche dall'esterno. Secondo le motivazioni depositate dai giudici, il colonnello Dell'Utri sarebbe stato condannato in appello perché avrebbe mediato tra la mafia e Berlusconi. Qui nessuno si è scandalizzato: è proprio quello il motivo per cui è stato promosso colonnello. Il capitano La Russa ce la mette tutta per tenere alto il morale ed evitare che il disfattismo prenda il sopravvento: ieri si è tuffato in mare, ha raggiunto a nuoto una portaerei dell'Idv e l'ha affondata a pugni; quando è tornato a riva aveva ancora la sigaretta accesa tra le labbra. Si è scusato di averci messo così tanto a ritornare, ma dopo aver affondato la portaerei ha fatto una piccola deviazione per far colare a picco 12 barconi di extracomunitari che aveva intravisto all'orizzonte. Il freddo aumenta, piove quasi ogni giorno e le trincee sono piene di spazzatura. Ma la voce di Berlusconi risuona dall'altoparlante e ci ripete ogni sei minuti che la spazzatura non c'è: “Floris è un mistificatore, la spazzatura non c'è e nei sondaggi sono ancora al 679%”. La spazzatura non ci sarà pure, ma un convoglio che tornava dal fronte è stato aggredito da un topo enorme: i soldati giunti in soccorso si sono spaventati così tanto che hanno preferito aiutare il topo. Fortunatamente una buona notizia: abbiamo finalmente ritrovato il tenente Gasparri. Dopo otto giorni di ricerche è stato rinvenuto nel bagno degli ufficiali; gli è stato spiegato che non è sufficiente girare la maniglia per far aprire la porta: bisogna anche spingere.

Spero di potervi scrivere presto


il vostro figliolo



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LETTERA NUMERO 1 LETTERA NUMERO 2

26 novembre 2010

L'agenda di Casini

Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 21 novembre

Ore 5 Dopo il richiamo ufficiale da parte della Santa Sede, occhio a non lasciare di nuovo aloni di sapone sulla fiancata della papamobile come le ultime volte o Bertone stavolta affida davvero il risciacquo a Rutelli che non aspetta altro.

Ore 8 Consultare sondaggi: verificare chi sia in testa tra Fini e Berlusconi per valutare chi dei due abbia il programma politico più in sintonia con l'elevato tenore di vita della mia vasca idromassaggio a 45 velocità.

Ore 10.30 Andare dal mio edicolante di fiducia ed acquistare la sedicesima dispensa di “Agire da banderuola senza perdere la stima del tuo yorkshire”. Per eventuali chiarimenti telefonare a Mastella.

Ore 14 Sopralluogo in via Clitunno (quartiere Trieste), per trovare un altro palazzo da acquistare a prezzi vergognosamente bassi. Stavolta trovarne uno con ampio garage in modo da trasformarlo in rifugio anticoscienza.

Ore 16 Selezionare una nuova candidata da sposare e da aggiungere alle altre (assicurarsi che abbia ancora la mamma), farle scodellare al più presto una figlia in modo da intestare a loro tre il nuovo palazzo acquistato a prezzo di favore.

Ore 17.25 Controllare se in giornata hanno condannato qualche politico per mafia e telefonargli per esprimergli solidarietà. In caso non ci fossero novità telefonare di nuovo a Dell'Utri e a Cuffaro per non perdere il ritmo.

Ore 19 Prepararsi per la cena. Stasera è il turno della famiglia numero 14! Evitare errori come l'altro ieri. Dopo mangiato, a scanso di equivoci, sabotare l'attrezzatura da autolavaggio di Rutelli: nascondergli la spugna e riempire il flacone di sapone con caramello scaduto.

(Nella foto Casini e il suo team in una foto ricordo per immortalare il primo lavaggio 2010 alla papamobile)

21 novembre 2010

Bontade era maggiorenne

Nuovo post sul mio angolino sul sito de Il Fatto Quotidiano.

Lo scorso 29 giugno, Marcello Dell'Utri è stato condannato in appello a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo le motivazioni depositate dai giudici della Corte d'Appello di Palermo, il senatore avrebbe consapevolmente e sistematicamente mediato tra la mafia e Berlusconi per vent'anni, come il Tg1 e il Tg5 stanno ripetendo fino alla noia in apertura di ogni edizione del giorno e della notte. Vittorio Mangano sarebbe stato introdotto ad Arcore proprio da Dell'Utri per consolidare il legame con le cosche e proteggere Berlusconi dalle escort a cui doveva dei soldi. Per questo Mangano è considerato un eroe: ha evitato uno spreco enorme. Da quanto si legge nelle motivazioni, Berlusconi, pur di stare tranquillo, avrebbe fatto confluire un bel po' di denaro nelle casse della mafia permettendole involontariamente di rifiorire, ammodernarsi e riconquistare così una posizione di prestigio nel ranking mondiale di categoria. Senza la presenza di Mangano quei soldi sarebbero probabilmente finiti tra i pizzi di qualche mutanda. Uno spreco enorme. Berlusconi avrebbe erogato denaro alla mafia anche per non avere noie in Sicilia nel momento in cui la Fininvest stava mettendo le mani su alcune emittenti televisive locali. Invece di rivolgersi alle forze dell'ordine, Berlusconi avrebbe ceduto alle estorsioni per non essere ucciso e risparmiare ai suoi figli l'onta più insopportabile: finire ospiti a Pomeriggio 5 dalla D'Urso...

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19 novembre 2010

La pagella della Santanché

Dal Misfatto, inserto satirico de Il Fatto Quotidiano del 14 novembre

Italiano: Confusa. Nel tema “Cosa farò da grande”, afferma di “voler entrare in politica per poter urlare in tv che il voto delle donne per un soggetto che non mostra loro rispetto è un voto sprecato”. Poche righe dopo scrive “io non lo voterei mai, ma al massimo gli farei da ministro. Se non fosse possibile ministro da sottosegretario. Più in basso no perché ho uno stile di vita esaltante e mi servono soldi per il carburante del 40 metri”. Urge convocarne i genitori finché siamo in tempo.

Matematica: Interrogata alla lavagna l'alunna Letizia Moratti, goffa nei suoi tentativi di risolvere il compito assegnatole e per questo derisa dagli studenti, Daniela difende l'amica mostrando il dito medio alla classe. Convocata dal preside, nega con forza chiedendo che le venga fornita la foto del dito. Quando il preside le mostra l'immagine, Daniela si informa di quanti posti omaggi deve riservagli al Billionaire.

Storia: Interrogata su Napoleone ne contesta l'arresto ad opera degli inglesi dopo la sconfitta di Waterloo perché avvenuto grazie ad intercettazioni telefoniche. Secondo la Santanché, Napoleone si è visto ledere il suo diritto alla privacy in nome del giustizialismo sfrenato perché durante le conversazioni telefoniche con la mamma, oltre a descriverle diversi crimini contro l'umanità da lui compiuti e i piani per l'imminente battaglia, le aveva anche chiesto notizie della recente mammografia.

Ed civica: Per svecchiare il reclutamento delle onorevoli e fare posto alle dirigenti di nuova generazione, propone l'istituzione di appositi “escort bar a luci rosse” in cui scegliere le nuove deputate attraverso una serratissima selezione: lap dance, miss maglietta bagnata, resistenza delle articolazioni inferiori in situazioni di stress prolungato.

Religione: Nutre un odio naturale verso l'Islam nonostante il docente lo avesse inserito nel programma del secondo quadrimestre. Ha definito Maometto un pedofilo perché ebbe una moglie minorenne, Aisha, che conobbe tramite un suo servo e che tirò fuori dalla questura di Medina spacciandola per la nipote di un certo Mubarak.

Giudizio finale: E' stata la prima ragazza a candidarsi come rappresentante di istituto, ma il suo sogno si è infranto non appena ha dato lettura del primo punto del suo programma: per rimpinguare le tasche della scuola, ha infatti proposto la porno tax, una tassa con cui tassare il materiale pornografico. Tutto il corpo insegnanti, primo tra tutti il docente di religione, è insorto mettendo di fatto fine ai suoi sogni di gloria. Promossa a pieni voti: dopo la visita al Billionaire il preside ha ancora il sorriso stampato in faccia.



14 novembre 2010

Lettere dal fronte 2


Dal Misfatto, inserto satirico de Il Fatto Quotidiano del 7 novembre

Cari genitori,
la missione di pace assume giorno dopo giorno toni sempre più grotteschi. Dopo la libera uscita, il caporale Capezzone si è presentato al campo con un occhio nero. Ci vorranno mesi per capire chi sia stato perché Capezzone è simpatico come una colonia di formiche killer nelle mutande: la lista di chi avrebbe voluto gonfiarlo è più lunga della lingua dell'attendente Bondi. L'ufficio stampa del campo ha comunque cercato di sfruttare l'episodio per ridestare il morale delle truppe incolpando il nemico dell'attentato ma tutti sanno, e loro per primi, che si è trattato del gesto di un cane sciolto. La nota davvero dolente è che il caporale non è stato colpito sulla bocca; in infermeria non sanno più cosa inventarsi per farlo stare zitto: pare che Suor Letizia, la più anziana e devota tra le infermiere, stia progettando di imbottirlo di tranquillanti e di trasportare la sua brandina nel campo minato a 25 Km dalla trincea. E intanto l'inverno si fa avanti a grandi passi ad inasprire una missione di pace dall'esito sempre meno favorevole. Qualche notte fa, mentre stavamo aiutando il tenente Gasparri a liberarsi dal filo spinato su cui era caduto nel tentativo di acciuffare la propria ombra, abbiamo visto una ragazza appariscente bussare alla porta delle celle. Dopo la figuraccia fatta con il ministro Carfagna eravamo certi che si trattasse della vera spogliarellista che ci era stata promessa mesi fa: questa qui non poteva essere un politico! E poi era notte fonda! Sbagliavamo di nuovo. Era il consigliere regionale Nicole Minetti, mandata da Berlusconi in persona a tirare fuori dai guai una minorenne fermata per furto. Non sappiamo più che pensare: la missione di pace va a rotoli e Lui ha in mente solo le mutande di pizzo di una ragazzina? Come se non bastasse, il gruppetto di disertori guidati dal capitano Fini continua a tenerci sotto scacco. E' vero che nel momento del bisogno hanno dato una grossa mano con lo scudo retroattivo salva premier, ma abbiamo l'impressione che sia stata solo una manovra di circostanza: presto abbandoneranno la nave che sta affondando. E non saranno gli unici. Molti ufficiali storcono il naso a proposito della strategia di Berlusconi, per la prima volta sento criticare apertamente le sue scelte. Il capitano La Russa è furente: dice che sono soltanto invidiosi delle minorenni che gli ronzano attorno spontaneamente e disinteressatamente attratte esclusivamente dal fascino della sua vecchiaia. Dopo aver lanciato un urlo disumano, il capitano è saltato fuori dalla trincea, ha picchiato a mani nude un carro armato nemico e con il sangue del nemico ha aggiunto sul muro degli slogan patriottici l'ultimo messaggio di Berlusconi alle truppe: “Meglio guardare le belle ragazze che essere gay”. Il caporale Capezzone lo ha saputo e si è accarezzato l'occhio nero: la lista dei sospettati si allunga...

Spero di potervi scrivere presto
il vostro figliolo

6 novembre 2010

Non solo supposte: Buttiglionil

Dal Misfatto, inserto satirico de Il Fatto Quotidiano, del 31 ottobre

Buttiglionil

Principio attivo: Quello che non piace a me non deve piacere a nessuno

Forma farmaceutica e composizione: Flaconcini monodose per aerosol

Gruppo farmaceutico: Ecs DCI ( ala militare della Vaticano Spa)

Indicazioni terapeutiche: Buttiglionil va normalmente somministrato a mezzo comunicato stampa; si prescrive la diffusione via etere (microfoni radio e tv) solo nei casi più gravi, cioè nei momenti storici in cui siano particolarmente evidenti i pericolosi bacilli della diversità, dell'affrancamento dallo Stato pontificio e del buon senso. Ottimo per affossare la credibilità dell'Italia in Europa, è indicato soprattutto per i pazienti affetti da disordini morali quali omosessualità ed evasione fiscale.

Posologia: Buttiglionil va inalato tramite apposita apparecchiatura ogni volta che il farmaco, e non il paziente, ne sente il bisogno. Il farmaco infatti agisce autonomamente sotto l'impulso di una forza misteriosa dotata di cappello a tre punte ed esenzione ICI che si ispira vagamente ad un hippie medio orientale nato da madre vergine e da padre ignoto che da 2000 anni sposta voti più facilmente dei cugini Salvo.

Precauzioni per l'uso: Il paziente va preparato adeguatamente con uno stordimento secolare di oscurantismo culturale, demonizzazione sessuale e fiction su Padre Pio. Risulta particolarmente efficace se combinato con clisteri d'acqua santa e insicurezze radicate fin dall'adolescenza.

Controindicazioni: Astenersi dalla masturbazione durante l'inalazione per non incattivire ulteriormente il farmaco che potrebbe scatenare una furiosa reazione allergica e, nel peggiore dei casi, rilasciare dichiarazioni ufficiali in cui afferma di essere discriminato per la sua composizione cattolica. Al termine dell'inalazione risintonizzarsi tranquillamente su “Studio Aperto” e raggiungere l'orgasmo.

Effetti indesiderati: In alcuni paesini del sud, a causa del secolare uso del principio attivo del Buttiglionil, i pantaloni a zampa di elefante sono ancora considerati l'anticamera del demonio così come i pettini colorati ed i cibi surgelati.

Sovradosaggio: E' sufficiente ascoltare 45 secondi di Radio Maria per rendersene conto.

1 novembre 2010

Buttiglione Pride 2010

Vieni anche tu al Buttiglione Pride 2010! Sei gay? Sei un evasore fiscale? Non importa, tanto è la stessa cosa! Dal mio blog minorenne sul sito de Il Fatto Quotidiano

Ognuno di noi ha un dono particolare: ad esempio provate a bendare Napolitano e lui sarà capace di scovare una legge incostituzionale nascosta in una pila di fogli e di firmarla senza nemmeno toglierla dalla risma; Bersani invece è in grado di risollevare il morale del Pdl anche nelle situazioni più disperate, mentre Berlusconi riesce a tirare fuori dai guai il prossimo in difficoltà facendo fantasiose telefonate notturne in questura. Sempre che le tette del prossimo in difficoltà siano grandi e sode abbastanza da stappare una bottiglia di birra. Poi c'è Rocco Buttiglione che ha la capacità di far incazzare la gente. Qualche giorno fa il senatore Udc ha definito l'omosessualità immorale quanto l'evasione fiscale. Un accostamento folle che ha giustamente scatenato un putiferio. “Non accetto di essere paragonato a quella gente”, ha dichiarato Silvio Berlusconi a margine di un convegno dal titolo “L'uso del cerone nei paradisi fiscali: linee guide per l'anno fiscale 2011”: “Il mio rispetto per la famiglia mi ha spinto a lavorare duramente anno dopo anno per ottenere di essere indagato insieme a mio figlio: non voglio avere nulla a che fare con persone come Lele Mora. Almeno quando non accompagnano a mia insaputa minorenni marocchine ad Arcore”. Con un comunicato stampa, l' “Unione Italiana Amici Evasione Creativa ” ha voluto sottolineare le enormi differenze con l'omosessualità precisando che l'evasione fiscale è prima di tutto un reato, quindi riconosciuto dallo Stato che, non a caso, individua proprio nella fedina penale una delle discriminanti per accedere a funzioni pubbliche: più lurida è e più speranze ci sono di fare carriera ed andare a viados su un'auto blu scortata dai carabinieri.

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29 ottobre 2010

L'agenda di Masi

Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 24 ottobre

ore 8.30 Salire sul tetto e aspettare l'arrivo dei piccioni viaggiatori provenienti da Arcore con gli ordini della giornata. Spero che si possa tornare presto ad imbavagliare la Rai con il telefono perché quando prendo i bigliettini dalle zampette dei piccioni sento il loro sguardo di disprezzo.

ore 10 Cambiare CD ROM dal collo di Minzolini, Vespa e Paragone: togliere “Sfruttare caso Scazzi per coprire cappellate del Governo versione beta” ed inserire “Fare il culo a Santoro 2.0”.

ore 11 Continuare a provare a far fuori Santoro. Accantonare definitivamente i piani di Willy il Coyote e provare con qualcosa di meno stupido. Primo tentativo: stuzzicare Santoro in modo da farlo bestemmiare pubblicamente come ha fatto Berlusconi. Stavolta decontestualizzando.

ore 15 Inventare una buona scusa per epurare Antonella Clerici che al termine di una puntata de La prova del cuoco” ha tessuto più lodi alla panna della ricetta vincitrice che a Berlusconi.

ore 17.20 Far saltare la presenza di Benigni e Saviano nel nuovo programma di Fabio Fazio in qualunque modo. Far sapere a Benigni che Fazio pensa che la Braschi è espressiva come un segnale stradale e a Saviano che Fazio non lo vuole vicino perché gli puzzano i piedi. Se non funziona fare casini con i compensi e con i contratti.

ore 19 Comprare occhiali scuri da usare domattina: non riesco più a sopportare lo sguardo diquei piccioni.

ore 21 A quest'ora dovrei già essere stato scoperto: fare finta di cadere dalle nuvole e spiegare che Benigni non ci sarà solo perché ha chiesto troppi soldi per partecipare al programma di Fazio. Se Benigni volesse partecipare gratis dire che non ci sarà perché ne ha chiesti troppo pochi.

(Nella foto Masi invia indicazioni luminose ai piccioni per segnalare la zona d'atterraggio)


24 ottobre 2010

L'A-Team a viale Mazzini!

Mauro Masi incontra P.E Baracus nel nuovo post sul mio blog sul sito de Il Fatto Quotidiano. Venite a commentare anche sul sito così non mi cacciano via.

Titoli di testa. Lo stabile di un quartiere un tempo rispettabile è amministrato da un poco di buono che permette soprusi di ogni genere ai danni degli inquilini: il suo compito è far colare a picco il valore dell'edificio, togliendo di mezzo chi cerca di opporsi, per favorire gli interessi personali del suo capo che trama nell'ombra attorniato da modelle coperte solo dall'abbronzatura. A questo punto irrompe l'A-Team che fa fuori la mezza sega e i suoi scagnozzi, scopre chi è il burattinaio dell'operazione e lo mette ko demolendo la sua organizzazione con un carro armato costruito con i resti di un carrello della spesa, un copri water incrostato ed un pugno di assorbenti usati. Titoli di coda. Alla Rai sta accadendo la stessa cosa. Masi, piazzato in guardiola da un misterioso Mister X, sta distruggendo la reputazione dell'azienda in modo da favorire gli interessi del suo benefattore. Il Mister X di Masi però non trama nell'ombra: può farlo tranquillamente alla luce del sole perché a differenza sua i cattivi del telefilm non avevano Ghedini che dettava i compitini ad Alfano. E nemmeno il Pd a vigilare che non ci fossero intralci alla loro esecuzione. Non è solo una questione di tutela dell'immagine, va considerato anche l'aspetto economico legato alla gestione suicida di Masi. I conti dell'azienda sono in rosso nonostante il canone e la pubblicità: questo mese la Clerici è stata costretta a stringere la cinghia ed accettare uno stipendio di soli 23 miliardi di euro. La verità è che la Rai ha utili così bassi che Berlusconi sta seriamente pensando di venderla...

(nella foto P.E Baracus esterna a Mauro Masi le perplessità dell'A-Team sulla sua direzione)

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22 ottobre 2010

Cuori solitari...d'autunno

Dal Misfatto, inserto satirico de Il Fatto Quotidiano del 17 ottobre

Ciao, sono Federica! Lavoro in tv ma non abbiate paura, non sono noiosa come una velina: non ho il loro rigore morale. Mi piace esibirmi davanti alle telecamere dove non lascio trapelare un briciolo di emozione: secondo alcuni sono così fredda che riuscirei a rendere frigida persino Belen semplicemente tenendola appoggiata sulle tette. Spero di incontrare la persona giusta e di farlo subito sapere a sua madre in diretta tv senza omettere particolari drammatici. Perché farlo in privato quando puoi farlo davanti a milioni di persone? Non cercatemi: sarò io a trovare voi. Vivi o morti. Meglio morti che faccio più audience.

Amici italiani, sono Ivan e sono sceso in Italia dalla grande Serbia per trovare una donna. Non ce la faccio più. Le ho provate tutte: sono arrivato a tatuarmi una granata sul petto pur di attirare qualcosa che ricordi anche vagamente una femmina. Niente. Sono disperato...Potrei appendermi alle gradinate dello stadio Marassi come Ciccio Ingrassia in Amarcord quando saliva sull'albero e gridava “Voglio una donna!”. Magari mi scambieranno per un ultranazionalista serbo ma la realtà è molto più drammatica: mi sono stancato di farmi le pippe. Aiutatemi!

Mauro, apprezzato dirigente passivo di importante struttura televisiva cerca compagna in paese ospitale (anche extracomunitario) per ottenere cittadinanza e cominciare una nuova vita. Va bene anche un maschio, non posso fare lo schizzinoso: mi serve di corsa una exit strategy dall'Italia per ogni evenienza. Non riesco più a soddisfare le esigenze sessuali del mio padrone e se non riesco a farlo godere nemmeno stavolta rischio di essere cacciato a pedate. Sono brutto ma faccio tutto, non ve ne pentirete. Telefonatemi: magari in quel momento non mi stanno dando ordini e il telefono è libero.





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18 ottobre 2010

Gita d(')istruzione a Genova

Con piacere quasi erotico vi presento l'ultimo articolo postato sul mio blog sul sito de Il Fatto Quotidiano. E' un post pieno zeppo di consonanti e di riferimenti subliminali alla masturbazione con l'alluce. Buon divertimento.

Un energumeno serbo con più tatuaggi di Angelina Jolie è riuscito in un'impresa che nemmeno Angelina Jolie con le sue curve sarebbe stata in grado di compiere: impedire a milioni di maschi italiani di guardare una partita dell'Italia. Il tizio ha guidato per mezz'ora le intemperanze di qualche decina di facinorosi facendo i suoi comodi nello stadio di Genova: ha tagliato la rete di protezione, lanciato lacrimogeni in campo sbeffeggiando le forze dell'ordine e i milioni di spettatori che lo stavano guardando in tv. Era così spudorato e strafottente che se non fosse stato per il passamontagna lo avrei scambiato per Berlusconi (che a causa del trapianto di capelli è costretto ad agire a viso scoperto). Quando le forze dell'ordine sono entrate sul campo da gioco in assetto antisommossa si è temuto il peggio, ma non ci sono state conseguenze: la polizia non ha caricato i teppisti perché non erano studenti inermi che dormivano in una scuola...

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15 ottobre 2010

Lettere dal fronte

Prima puntata di "Lettere dal fronte" la mia nuova rubrica sul Misfatto (inserto satirico de "Il Fatto Quotidiano") del 10 ottobre.

Cari genitori,

le ore in trincea sono interminabili, l'attesa snervante e la vittoria incerta. Solo il capitano La Russa è convinto che il trionfo sia ormai questione di settimane, forse di qualche mese. Io faccio finta di credergli perché mi fa paura. Lui è l'unico che si sta divertendo in questa guerra. Anzi, lui la chiama “Missione di pace” perché per i suoi gusti è poco violenta, una festicciola da signorine con le mutande di pizzo. L'ho sentito io mentre lo diceva grattandosi le natiche con il braccio mozzato di un nemico volato nella nostra trincea dopo un'esplosione. Qui al fronte arrivano le parole di Berlusconi che dice questo, che dice quell'altro...ma lui che ne sa della guerra? L'ha scatenata solo per evitare il carcere e noi ce ne stiamo accorgendo solo ora. Nell'ultimo messaggio alle truppe ha pure bestemmiato, ma il cappellano militare ci ha detto che non ha fatto peccato perché le bestemmie di Berlusconi vanno contestualizzate. Mica sono come quelle di un soldato semplice. Secondo me c'entra l'Ici ma lo tengo per me. Da mesi la situazione è caotica; ci dicono che il nemico è ovunque, di stare con gli occhi aperti...ma quale nemico? Il Pd sono anni che non spara un colpo, mentre il battaglione Di Pietro è troppo isolato per farci davvero male. Il vero nemico è il fuoco amico: ci stiamo ammazzando da soli. Dal comando intanto arrivano solo disposizioni per non abbandonare la nostra trincea, per nessun motivo. In seguito alla diserzione da parte di un gruppetto guidato dal capitano Fini sono stati piazzati dei cecchini tra una trincea e l'altra con l'ordine di sparare dossier su chiunque esca senza disposizioni. Se non si riesce a farli fuori dobbiamo provare a farli tornare con la promessa di un posto da sottosegretario. Il tenente Gasparri è l'unico a tenerci su di morale: lo fa involontariamente ma in guerra dobbiamo accontentarci. Ieri ha ingoiato una granata, nessuno sa perché. La settimana scorsa è accaduto un piccolo incidente. Nella baracca del signor maggiore abbiamo visto entrare una bella ragazza, lo sguardo inespressivo su un corpo da calendario. Ci siamo fiondati in massa credendo che fosse la spogliarellista promessaci tempo fa dal comando per allietare le nostre giornate grigie. Ci siamo sbagliati: era il ministro Carfagna. Poco lontano dalla baracca del signor maggiore il soldato Straquadanio commentava dicendo che è lecito prostituirsi per fare carriera. Ancora non sappiamo se sarà fucilato o promosso generale.

Spero di potervi scrivere presto

il vostro figliolo





9 ottobre 2010

Pomata Fini

Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 3 ottobre


Principio attivo: Dux celatus

Forma farmaceutica e composizione: Pomata

Gruppo farmaceutico: Fli (off shore della casa farmaceutica Pdl)

Indicazioni terapeutiche: Se non si riesce più a fare i propri comodi in Parlamento, la pomata Fini può tornare utile in caso di voto di fiducia. Nonostante l'apparenza e le parole grosse, infatti, il farmaco è utilissimo per far restare tutto così com'è aggiungendo perfino un nuovo partito di destra al panorama politico italiano.

Posologia: La pomata Fini va utilizzata solo se in precedenza non è stato possibile distruggerla dai dossier di Feltri. Va spalmata con estrema cautela per evitare che diventi ricattatoria come la pasticca Bossi. Spalmare sia alla Camera sia in Senato fino a quando non sarà sparito l'arrossamento da paura da caduta di governo. Forse le elezioni saranno inevitabili, ma almeno si avrà un po' più di tempo per salvare il salvabile.

Precauzioni per l'uso: Per prima cosa assicurarsi che i prezzi degli onorevoli dell'Udc siano onesti e non maggiorati dal bisogno in modo che la pomata possa essere sì utile ma non indispensabile. Dopo l'uso e' importante tenere il tappo ben chiuso per evitare ulteriori fuoriuscite di deputati. Tenere lontano dalla portata di Gasparri.

Controindicazioni: Evitare di considerare il farmaco un antagonista del morbo Berlusconi per non restare delusi quando i suoi voti lo aiuteranno a restare ben saldo nell'organismo che sta infettando dal '94 e che ha quasi portato alla cancrena.

Effetti indesiderati: Al momento non sono ancora noti effetti indesiderati particolari se escludiamo la presenza improvvisa di cognati coglioni che lavano Ferrari. La pomata Fini è estremamente imprevedibile (vedi Fiuggi): in caso di effetti indesiderati avvisare immediatamente Vittorio Feltri.

NOTA

A causa dell'incoerenza del farmaco si consiglia di leggere ogni giorno il bugiardino per assicurarsi che tra una somministrazione e l'altra non siano cambiate le indicazioni terapeutiche

7 ottobre 2010

Nuovi amici da torturare

Un assaggino del mio nuovo pezzo su "Out of the blue", il magazine umoristico che sa riconoscere i colori dall'odore.


Qualche mese fa un gruppo di studiosi europei si è recato in Paraguay dove ha individuato diversi nuovi esemplari faunistici di cui prima si ignorava l’esistenza. La portata della scoperta di nuovi esemplari viventi apre sconfinati scenari di ricerca: pensate ad esempio in quanti modi potremo mangiarceli o torturarli. Ecco comunque una rapida rassegna dei nuovi esemplari individuati:

Il primo esemplare è il Tretiolo, un volatile di circa 30 cm con un’apertura alare di 7 metri avvistato per la prima volta lo scorso 13 gennaio in cima ad un albero di Morositas alla pera. Il volatile non sembrava infastidito dalla visita dei curiosi, ma ha aspettato tre giorni prima di concedere un’intervista pubblicabile. Le sue abitudini alimentari sono abbastanza comuni se escludiamo che prima di beccare il cibo ama cospargersi di benzina e darsi fuoco. Nulla di preciso sappiamo ancora delle sue pratiche amorose anche se circolano storielle un po’ spinte sul suo conto. I piccoli di questo esemplare sono estremamente viziati, tanto da indurre i maschi adulti del gruppo ad usare metodi anticoncezionali del giorno dopo come ad esempio l’eliminazione dei piccoli stessi. Il Tretiolo usufruisce di una speciale esenzione del ticket. Altra scoperta interessante è quella del Biuro, un pesciolino astigmatico amante dello champagne ma solo ed esclusivamente in ricorrenze speciali. La sola vista di questo animaletto può provocare una fortissima orticaria ai cugini di primo grado di chi lo avrà fissato per più di tre minuti. Del Biuro ne aveva già parlato Omero nell’Odissea a proposito delle abitudini alimentari del commercialista di Ulisse. Il Biuro è gay, ma solo quando deve accoppiarsi. Questo simpatico pesciolino dalle squame scamosciate si nutre prevalentemente di plancton e di pancetta.

Se hai resistito finora continua la lettura QUI ED INCONTRERAI ALTRI SIMPATICI ANIMALETTI DA TORTURARE

(Illustrazione di Lucia Di Giammarino)

4 ottobre 2010

L'enigmista

Nuovo post sul mio blog ospitato per qualche motivo sul sito de Il Fatto Quotidiano.

L'ennesimo insulto di Bossi non è stato sottovalutato come quelli precedenti, ma cosa c'era di diverso in questo? Cosa ha spinto l'opposizione a chiedere una mozione di sfiducia nei suoi confronti e a ritirarla solo dopo le sue finte scuse ufficiali? Per chi era distratto o per chi stava mercanteggiando con Berlusconi il voto di fiducia ricordiamo che Bossi ha tradotto la sigla SPQR con “Sono porci questi romani”. Perché questa frase è più grave e pericolosa di quelle in cui Bossi decantava le lodi culo-nettatorie del tricolore o minacciava la secessione armata? I vertici del Pd hanno immediatamente capito la gravità della situazione intuendo un'evoluzione pericolosa negli insulti di Bossi ed hanno interrotto una riunione importantissima lasciando il pisolino a metà. Secondo alcuni esperti usciti improvvisamente da uno sgabuzzino, Bossi sta mutando nel tentativo di evolversi in un particolare tipo di ominide che visse migliaia di anni fa in portaombrelli Ikea del bergamasco e che era in grado di snocciolare insulti di senso quasi compiuto. Il pericolo è che Bossi riesca ad allargare la sua gamma di contumelie e giungere così in breve tempo al grado di alfabetizzazione di un bambino di 4 anni con i risultati che tutti possiamo immaginare. Pare che la mutazione genetica sia iniziata quando Bossi...

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