31 marzo 2010

Non solo supposte

Vista l'aria che tira ho deciso di abbandonare la satira e il punto croce e dedicarmi alla chimica farmaceutica. Ecco il mio primo farmaco dal Misfatto di domenica 28/3.


Minzolinidox


Principio attivo: Aloperidolo Arcorense


Forma farmaceutica e composizione: Notizie omologate


Gruppo farmaceutico: Tg1


Indicazioni terapeutiche: Da somministrarsi a soggetti che non mostrino totale assuefazione nei confronti del Governo Berlusconi (azione curativa) o come rinforzo nei casi in cui il paziente già in cura con prodotti di stessa natura (Uomini e Donne, Tg4, Tg5, Studio Aperto, televendite di pentole) debba essere mantenuto nello stato attuale (azione preventiva).


Posologia: Tre edizioni al giorno durante i pasti principali. In presenza di dolore acuto (sindrome di Mills, pustole di D'Addario, morbo di Noemi, ulcere di Spatuzza) si consiglia un editoriale per smorzare l'infiammazione ed inibire il pensiero critico nei soggetti più deboli.


Precauzioni per l'uso: Per un riscontro efficace è importante evitare quei prodotti il cui principio attivo sia antagonista dell'Arcorense (Annozero, Ballarò, Parla con me) in modo da predisporre l'organismo ad un'assuefazione più rapida e duratura.


Controindicazioni: Sconsigliata l'associazione con prodotti di informazione non omologata: in diversi casi è stata riscontrata cefalea e dubbite acuta. Nessuna controindicazione se l'interazione avviene con prodotti di stessa natura (vedi indicazioni terapeutiche)


Effetti indesiderati: Arrossamento della lingua, allucinazioni, irascibilità verso esponenti dell'opposizione, morte cerebrale, manie di persecuzione, confusione tra le parole “assoluzione” e “prescrizione”.


Sovradosaggio: L'abuso di Minzolinidox ha causato manifestazioni di piazza, petizioni popolari e proteste interne allo staff dello stesso gruppo farmaceutico. Non è da escludere il ritiro dal mercato alle prossime elezioni nazionali (Il prodotto è già stato ritirato da tempo nelle maggiori democrazie occidentali)


24 marzo 2010

Il Maestro Russi

Finalmente la biografia non autorizzata di uno dei maestri dell'esoterismo mondiale, il Maestro Russi. Rivivi le sue mirabolanti predizioni, stupisciti al suono delle incredibili cazzate con cui ha ammorbato l'Italia negli ultimi 45 anni. Meno credibile del Divino Otelma, potente quasi quanto il mago Gabriel, chiaro quasi meno di Totuccio Savoca... Vi lascio in compagnia del Maestro Russi, solo su Out Of The Blue, il magazine che ti sorprende alle spalle mentre ti fissa negli occhi.

La vera magia non è quella dei lustrini, delle sfere di vetro e dei turbanti: questi oggetti servono esclusivamente a distrarre il malcapitato di turno o ad inscenare una semi infermità mentale all’arrivo dei carabinieri. Il vero mago non ha bisogno di questi specchietti per allodole né tanto meno di un deodorante ipoallergenico. Pochi hanno avuto la fortuna di incontrare il Maestro Russi, pochissimi hanno trovato la forza e la voglia di sopravvivere all’incontro...

Se credi di poter sopravvivere all'incontro con il Maestro Russi togliti le dita dal naso e raggiungilo su Out Of The Blue...

(Nella foto l'amministratore delegato della Suzuki e suo figlio Ataru Moroboshi dopo una seduta con il Maestro Russi)

22 marzo 2010

La pagella di Berlusconi

Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano)

Storia: Amante degli aneddoti incorre in strafalcioni imbarazzanti. Apprende il poco che sa non dai libri ma dai ragazzi più grandi (come Gelli, il ripetente della sez. P2). Da quando li frequenta accusa di comunismo chiunque non la pensi come lui.

Geografia: Mostra viva curiosità soprattutto verso paesi come Hong Kong, Antille Olandesi, Cayman, Lussemburgo, Svizzera, Portorico. E per altri che il docente ancora non è riuscito a decifrare dagli appunti del ragazzo.

Ed. Tecnica: Mediocre a causa dei pochi materiali di cui gode all'inizio dell'anno, in poco tempo dispone di un numero impressionante di matite e righe con le quali riesce a strappare la sufficienza. Interrogato più volte sulla loro provenienza, resta sempre nel vago alimentando i sospetti di un'origine illecita. Da approfondire i suoi rapporti con gli alunni Bontade, Mangano e Dell'Utri della sezione M.

Ed. Civica: Non presta alcuna attenzione. Durante le ore della materia si assenta dall'aula per trafficare con alcuni alunni della sezione M o per spiare le bambine da un foro da lui stesso praticato nel bagno femminile. Un disastro.

Religione: Finge interesse per la materia solo per ingraziarsi il docente in vista degli scrutini. Vede analogie inesistenti tra sé e il Cristo: si consiglia l'intervento di uno psicologo prima che tenti di camminare sulle acque.

Giudizio finale
Vive la scuola solo in funzione dell'elezione del capoclasse, momento per il quale profonde tutte le energie destinate allo studio per il quale non mostra alcuna inclinazione. Non c'è verso di interrogarlo: chiamato alla cattedra adduce le scuse più fantasiose parlando di legittimi impedimenti che costringono i docenti a rimandare sine die le interrogazioni. Nonostante il giudizio estremamente negativo la promozione è inevitabile per un incidente accaduto a dicembre: un bambino gli ha scaraventato un oggetto in faccia. Il visino sanguinante ha commosso i docenti che, nonostante i tanti dubbi sull'accaduto, gli hanno alzato la media.

19 marzo 2010

Senti chi parla! #6

Sesta puntata di "Senti chi parla!", la rubrica di cui la Polverini è tifosa questa settimana. L'ultima clip è una mia speranza: che i vari Georg Ratzinger incontrino coristi di quella taglia.
Senti chi parla!, solo su Virus, la satira virale de L'Unità.



14 marzo 2010

Annunciazione, annunciazione

Sul Misfatto di oggi 14 marzo parte la mia rubrichetta bonsai "Accadde Oggi". La trovate a pag. 7 sopra Fulvia Abbate, sotto Carlo Cornaglia e a destra di Marco Presta: cosa posso chiedere di più? Bè, a pensarci meglio magari QUALCOSINA c'è...
Ecchivela:

Il 14 marzo del 2004 Vladimir Putin viene rieletto presidente della Russia con il 71% dei voti. Una percentuale così alta che avreb
be vinto anche se avesse avuto un avversario

p.s
salvo invasioni di locuste da domenica 21 (oltre che con "Accadde Oggi") vi molesterò con un'altra rubrica più corposa... Stay tuned




13 marzo 2010

Ad un mese dalla tragedia

Quest'anno ho evitato Sanremo grazie alla buona condotta. Il mio compagno di cella no: ha scheggiato il profilo di Mussolini scolpito sul manganello di un secondino a forza di sbatterci le costole sopra e per punizione si è beccato due settimane di isolamento. E lì non si scherza: la televisione trasmette SOLO Sanremo. Ieri è tornato su e mi ha raccontato ciò che ricordava: le tette della Clerici, le canzoni scadenti, Cassano, le tette della Clerici, Emanuele Filiberto. E le tette della Clerici. Mentre gli orchestrali venivano caricati da un drappello di carabinieri a cavallo per calmarli dopo la qualificazione in finale di “Italia, amore mio”, è apparso Maurizio Costanzo con tre operai di Termini Imerese che hanno riferito della situazione dello stabilimento: è così drammatica che Povia ha smesso di cercare storie tristi da sfruttare al prossimo Festival. Costanzo ha poi dato la parola a Pierluigi Bersani dopo averlo individuato in terza fila. Lo ha notato perché era l'unico spettatore rimasto fermo dopo la qualificazione di Emanuele Filiberto. “Non accetto lezioni da nessuno, noi facciamo le nostre di manifestazioni” ha risposto Bersani agli spettatori che lo stavano rimproverando di immobilismo. Bersani era a Sanremo per accompagnare la figlia che, abituata alle convention del Pd, gli aveva espresso il desiderio di vedere almeno una volta nella vita una sala gremita di persone. Quando Bersani ha aperto bocca sono partiti i fischi da tutte le parti. La figlia era una furia: le hanno dovuto sparare alle gambe per farla smettere di fischiare. Poi è toccato a Scajola che è riuscito a terminare il suo intervento senza dare del rompicoglioni a nessuno. L'anno prossimo Bersani tornerà a Sanremo perché non gli capita spesso di partecipare a manifestazioni in cui ci sia qualcuno più contestato di lui. Ok, anche quando ha vicino D'Alema non è lui il più fischiato, ma non conta: non stiamo parlando di esponenti della maggioranza.

(Nella foto Antonella Clerici ti sistema il curriculum artistico)


10 marzo 2010

Bonino e la democrazia

Secondo pezzo pubblicato su Scaricabile #28 il pdf satirico che mastica con la bocca aperta


Il problema della raccolta e dell'autenticazione delle firme per la presentazione delle liste alle elezioni regionali, come i Tg Rai stanno ripetendo in ogni edizione del giorno e della notte, ha spinto la candidata del Pd Emma Bonino allo sciopero della fame e della sete. Fin qui niente di nuovo: il digiuno è da sempre una delle forme di protesta storiche dei radicali italiani e dei neonati del terzo mondo. La vera notizia è che l'iniziativa della Bonino avrebbe rivelato l'inimmaginabile: il Pd non sarebbe unito. Uso il condizionale proprio per sottolineare l'enormità dell'insinuazione. Secondo illazioni montate ad arte da carta straccia filogovernativa, la candidatura sarebbe stata aspramente osteggiata fin da subito da alcuni notabili del Pd come Franceschini, che sarebbe stato visto mentre sabotava i freni dei mocassini della Bonino da un venditore ambulante di pannocchie. Ma signori miei, c'è forse qualcuno che ancora presta attenzione a quello che dice Rutelli? Secondo un falso dossier pubblicato da Feltri, Rosy Bindi avrebbe seccamente invitato la Bonino a concentrarsi sulla campagna elettorale e a lasciare le proteste agli altri radicali che il Pd non ha implorato di candidarsi alle regionali. Pare che la Bindi le stia provando tutte per farla mangiare di nuovo: ieri, con la scusa di chiederle in prestito un saldatore, avrebbe telefonato alla Bonino masticando rumorosamente un cosciotto di koala (pare che l'animale fosse ancora vivo) per poi terminare la richiesta con un rutto scatenato da mezzo litro di Barolo trangugiato durante la telefonata. I vertici del Pd vedrebbero l'azione della Bonino come dannosa alla campagna elettorale, ma Bersani ha voluto smorzare la polemica sul nascere tranquillizzando tutti seguito dall'immediata replica di D'Alema: “Nonostante la Bonino dovremmo comunque perdere con un discreto margine”. Ma questo prima che Alfredo Milioni si appartasse con un panino e uccidesse le speranze di D'Alema. Dopo 111 ore Emma Bonino ha sospeso il digiuno: ha dichiarato che continuerà la lotta con forme di protesta più caloriche. Della Bonino, però, non ne parla nessuno: tutti discutono del panino di Milioni e di come il Pdl sia pronto a tutto pur di vedere rispettato il suo diritto a non rispettare le regole. L'unico ad andare contro corrente è stato Minzolini che si è attivato per offrire alla Bonino il giusto spazio che gli altri tg non le stanno dando ma che le spetta quale candidata del centrosinistra. Nonostante i suoi sforzi ancora non è riuscito ad intervistarla sul suo programma elettorale: la Bonino non si trova. Marco Cappato ha rinvenuto nel suo stanzino adibito a quartier generale dei radicali i suoi occhiali ed ha subito lanciato l'allarme. Dopo ore di ricerche vane a Cappato è sorto un dubbio. E' tornato in sede, ha spostato gli occhiali e dietro un'asta c'era la Bonino. E' così magra che è stata travolta dal peso delle lenti. Saputa la notizia Minzolini si è fiondato sul posto con una troupe ma ha trovato Cappato in lacrime: Pannella si era fatto una canna e aveva lasciato la finestra aperta: una folata di vento aveva portato la Bonino chissà dove. Se qualcuno ha una spiegazione più plausibile sul perché la Bonino non parli in tv si faccia avanti.


(Nella foto 1 Emma Bonino al termine dello sciopero della fame;

nella foto 2, terminato lo sciopero della fame, il secondo piatto ordinato da Emma Bonino si avvia verso la cucina della trattoria in cui la Bonino è barricata da 93 ore)


8 marzo 2010

Milioni

La verità sul panino di Milioni. Pubblicato su Scaricabile # 28, il pdf satirico con più malattie veneree di Paris Hilton.


Alfredo Milioni si apparta con un panino, ritarda la presentazione della lista Pdl per Roma e provincia e rischia così di consegnare la vittoria al Pd. Nel partito sono disperati, ma il Pd non è il solo a strapparsi i capelli: nemmeno nel Pdl l'hanno presa molto bene. Quando lo ha saputo, Berlusconi si è così arrabbiato che una candidata del nord-est gli è caduta dalla scrivania. Per fortuna non si è fatta nulla: è atterrata su Capezzone che stava raccogliendo le mutande e il reggiseno. O come direbbe Berlusconi il curriculum. Alemanno e la Polverini hanno invocato l'intervento di Napolitano, ma una nota del Quirinale ha spento le speranze sul nascere: “Ragazzi, se si tratta di firmare qualcosa di incostituzionale non ci sono problemi, lo sapete, ma stavolta avete pisciato fuori della tazza”. Ma conosciamo meglio il panino che per Milioni avrebbe causato il terremoto laziale; lo abbiamo incontrato oggi all'uscita del bar dove lavora dal 2005. “Sì, conosco Alfredo da un paio di anni ma solo per motivi di lavoro. Quasi ogni giorno viene all'ora di pranzo a darmi qualche morso ma in questo casino io non c'entro, non mettetemi in mezzo. Non ero nemmeno al bar quel giorno: mi avevano mandato con 34 colleghi, 21 piatti di pajata e 12 kg di vitello tonnato dalla Bonino che aveva appena finito lo sciopero della fame. Siamo stati con lei fino a notte fonda. La verità è che vogliono incastrare me per salvare il culo di un pezzo grosso: Alfredo ha fatto tardi perché gli hanno chiesto all'ultimo minuto di cancellare un candidato e sostituirlo con uno più gradito. Insomma, un colpo di mano interno finito male: me lo hanno detto due bruschette che lavorano con alcuni ex colonnelli di An. Ora non fatemi dire altro, ho una moglie e due tramezzini da mantenere, vi prego”. Secca la replica di una piadina che ha assistito all'intervista: “La verità è che nel Pdl hanno così tanti guai con la giustizia che hanno paura ad entrare nei tribunali persino per consegnare le liste elettorali”.


3 marzo 2010

Un strano caso per l'ispettore Fulgenzio

L'incipit del racconto che nel 1982 mi ha lanciato nell'olimpo dei polizieschi tedeschi. Da questa storia è stata tratta la fiction della vita su Padre Pio interpretata da Michele Placido. Solo su Out Of The Blue, il magazine sbarazzino più conosciuto in Pannonia.

La scena del crimine si presentava in tutta la sua drammaticità. Un morto ficcato in un tostapane non è roba di tutti i giorni, e anche l’ispettore Fulgenzio era inquieto alla vista di quel toast gigante. Fulgenzio non era un novellino, ne aveva viste di tutti i colori; ma un cinese infilato tra due fette di pane e prosciutto cotto andava oltre la sua esperienza ventennale nelle fogne del crimine. Era chiaramente un suicidio, non c’erano dubbi...

Continua QUI su Out Of The Blue

(Nella foto il tenente Frank Drebin, l'ufficiale che nel 1981 addestrò l'ispettore Fulgenzio durante il corso di aggiornamento negli USA)

1 marzo 2010

Mills in tourneè!

Per quegli sciagurati che ieri non hanno comprato "Il Fatto Quotidiano" ecco il mio trafiletto apparso ne "Il Misfatto". Vergogna!


Il tenore Luca Canonici ha ingerito due corde vocali durante un acuto troppo audace e non potrà prendere parte al tour che Pupo ed Emanuele Filiberto hanno programmato nei principali centri geriatrici del Regno. Superato lo sconforto iniziale, i due hanno deciso di sostituirlo con David Mills, recentemente scampato alla galera grazie alla prescrizione. Pupo però voleva sul palco una persona che non avesse problemi con la giustizia, ma la prescrizione, come ogni giornalista che si rispetti sa bene, non è un'assoluzione. Non volendo rinunciare al talento di Mills (non a caso attualmente è in tour con Drupi e Andrea Bocelli), Pupo ha camuffato la voce e ha telefonato a Minzolini convocandolo in un vicolo buio dove gli ha chiesto di aprire il Tg1 usando la parola “assoluzione” e non “prescrizione”. Minzolini, che non è un giornalista che si rispetti, ha prima chiesto che differenza ci fosse ma poi ha chinato il capo e si è scusato per aver osato fare domande: l'altezza del suo interlocutore deve avergli fatto scambiare Pupo con qualcun altro. Mills si è detto entusiasta della nuova esperienza anche se per partecipare al tour dovrà spostare le date delle prossime corruzioni.


(Nella foto: Pupo durante le prove del tour dopo una serata no al tavolo verde)