26 ottobre 2012

Animali e Animali 1

Primo numero di "Animali e Animali", la rubrica in cui scopriremo insieme le bestie del nostro ecosistema politico. Su Yanez, inserto satirico di "Pubblico", del 22 ottobre 2012


Il Formigoni (Ciellinus Paraculus), animale estremamente sedentario, vive da quattro mandati nei pressi della regione Lombardia, ma non disdegna di trascorrere piacevoli periodi in luoghi caldi. A patto che qualcuno gli paghi il viaggio. Non si trova a suo agio nell'elemento acquatico, ma lo si è visto spesso muoversi su barche di lusso. Chi non ha mai fatto una vacanza in barca, d'altronde! Suscita scalpore nel mondo animale per le sue piume, pittorescamente esibite in tutta la loro eccentricità per stordire i rivali in amore. Nonostante la sua impermeabilità alle intemperie, gli eventi climatici degli ultimi tempi potrebbero costringerlo ad una migrazione coatta (da qui a sei mesi) verso ambienti con minor precipitazioni di avvisi di garanzia.

Il grillo a 5 stelle (Gryllus Casaleggensis) è un insetto della famiglia dei Vaffanculoidi. Riccio e dal corpo tozzo, presenta un organo a forma di megafono che utilizza per inscenare lunghi monologhi senza contraddittorio. In Italia è presente da qualche anno nelle praterie dove scava gallerie nel terreno (NO TAV). Recentemente è stato avvistato anche nello stretto di Messina, evidenziando capacità natatorie finora insospettabili. I detrattori ne hanno sottovalutato le capacità di adattamento e riproduzione, prevedendo una rapida estinzione che invece non c'è stata. Depone nel terreno centinaia di uova attraverso un blog; poi si schiudono entro un paio di settimane raggruppandosi in speciali formazioni detti Gruppi Meetup; vivono insieme per qualche settimana, poi ognuna si allontana per scavarsi una propria tana prima di essere espulsa a causa di presunte incomprensioni con lo statuto della specie.

Roditore della famiglia dei Predappioidi, la marmotta Alemanno emette una secrezione all'olio di ricino che “marca” i confini del suo territorio. Quando l'olio non funziona, Alemanno ricorre alle molotov. E' universalmente riconosciuto per la sua incapacità di gestire le calamità naturali. La sua incapacità di reazione alle intemperie viene utilizzata per prevedere le condizioni atmosferiche. Se Alemanno esce dal Campidoglio e non riesce a stendere la sua zampina in un saluto romano bello fiero, l'inverno continuerà; se invece il saluto al Duce viene bello dritto, l'inverno finirà presto. In ogni caso, non dategli mai retta.



16 ottobre 2012

La risalita dal campo


Da Yanez, inserto satirico di Pubblico, del 15 ottobre 2012

Pochi giorni fa Berlusconi ha annunciato di essere disposto a non candidarsi se la sua marcia indietro permetterà la vittoria dei moderati contro la sinistra. Lo avrà ripetuto dodici volte al secondo. La sconfitta della sinistra. Lo ripete dal '94. Ci deve per forza essere un trauma alle spalle.

Magari da piccolo la zia suora gli ha scorticato la mano quando lo ha scoperto a falsificare la firma di suo padre sul libretto delle giustificazioni.

“Silvio! Che stai facendo con quel libretto?”
“Cara zia, mi consenta di motivarle il mio gesto...io volevo recarmi alla scuola, ma la fiera di sottane e reggipetti esponeva soltanto oggi i suoi model...”
“Stai falsificando la firma di tuo padre!”
“Mi consenta di spieg...”
“Taci, cribbio! Lo stai facendo con la mano sinistra! Non lo sai che è la mano del diavolo?”

E giù bacchettate. Dopo quell'episodio Berlusconi è diventato un mancino represso. Non c'è altra spiegazione. Come motivare altrimenti la sua ossessione contro la sinistra? La odia così tanto che a volte mi sembra di sentir parlare D'Alema.
Ora è meno ossessivo, però. I primi tempi camminava usando solo il piede destro. Saltellava. Non riusciva nemmeno più a dire la parola “sinistra”. Come Fonzie quando doveva ammettere uno sbaglio. Rantolava. Guai a chiedergli un'indicazione stradale! Se però avevi bisogno del bagno non correvi il rischio di fartela sotto...la risposta era immediata: “in fondo a destra!”.
Faceva tutto con la destra, la parte sinistra era esclusa da tutto. Anche dall'igiene personale: l'ascella sinistra si era trasformata in un campo prove per le guerre chimico-batteriologiche. Per comprarsi i voti degli altri bambini e diventare capoclasse distribuiva le caramelle solo con la mano destra, prelevandole solo dalla tasca destra. Una vera fissazione.
Con il passare del tempo si è calmato un po' e crescendo ha iniziato ad infrangere la legge anche con la parte sinistra del corpo. Anche perché un corpo intero riesce a commettere più reati di quanto possa farne una sola metà.
Per non parlare delle estenuanti riunioni di partito: le deputate pesano, non poteva certo continuare a tenerle sedute solo sulla sua gamba destra. E poi con tutte e due le gambe a disposizione poteva vagliare più curricula contemporaneamente.

(Nella foto Silvio Berlusconi riprende ad usare con orgoglio la mano sinistra)

3 ottobre 2012

La pagella di Monti


Dopo una dolorosa assenza, riprendono le pagelle...
Da Yanez, inserto satirico (ogni lunedi in edicola!) di Pubblico del 1 ottobre 2012.

L'alunno Monti è entrato a far parte della nostra scuola ad anno scolastico iniziato, in sostituzione dell'alunno Silvio Berlusconi che è andato via spontaneamente come atto di generosità per il bene dell'istituto (questa è la sua versione, in realtà gli altri bambini lo stavano già per lanciare fuori dalla finestra mentre altri modellavano minacciose statue del Duomo in ferro battuto).
Mario è un bambino preparato, il preside lo ha chiamato per fare bella figura con le altre scuole che, a causa delle marachelle di Berlusconi, consideravano ormai la nostra come un circo.
Con l'uscita di scena del piccolo Berlusconi (che dice di aver lasciato l'istituto, ma il bidello riferisce di vederlo spesso gironzolare nel seminterrato in attesa degli eventi o della figlia minore della supplente di matematica) i genitori hanno permesso alle bambine meno traumatizzate di tornare sui banchi.
Ottimo in tutte le materie, eccelle in religione e matematica. Chiamato nel difficile compito di traghettare l'istituto tra i debiti maturati negli anni precedenti, Mario si è dato subito da fare.
I tagli per risanare i debiti della scuola hanno colpito i settori più inutili dell'edificio (carta igienica, gessetti, insegnanti di sostegno, mensa) lasciando intatti quelli di vitale importanza (crocifissi, sala relax del preside, bancomat). Si è attirato l'antipatia dei bambini con una battuta infelice sulla monotonia del banco fisso, ma la sua popolarità non è ancora così bassa da costringerlo a simulare un attentato per riguadagnare punti.
Alcuni vorrebbero che Mario continuasse a rappresentare il nostro istituto, ma non sarebbe giusto nei confronti degli altri bambini che hanno lavorato sodo per vincere le elezioni scolastiche.
Se vorrà continuare a studiare nel nostro istituto si invita il piccolo Monti a seguire l'iter che tutti gli alunni devono seguire: trovare alleanze improbabili con i bambini più disparati, faticando giorno e notte per inventare promesse irrealizzabili e corrompere i piccoli elettori comprando il loro voto con merendine e figurine.